giovedì 24 gennaio 2019

Come contribuire alla crescita del Blog



Sono molto contenta dell'interesse che sta suscitando questo mio piccolo angolo personale, ho ricevuto davvero molte mail e da quasi tutte emerge la voglia di voi maschietti di dimostrami la vostra inferiorità mettendovi a nudo per me!
Bene, sono contenta che già con così pochi post il concetto cruciale del mio blog sia già chiaro a molti!
Ora però serve organizzarsi per bene per far sì che il mio progetto possa procedere speditamente: come ho accennato in un commento qualche giorno fa, il mio personale interesse è volto a creare una pagina interamente italiana dove siano proprio gli utenti a dimostrare attivamente che quelle che scrivo non sono mere congetture teoriche ma ideali reali e concreti che molti uomini decidono di seguire.

Alcuni di voi mi hanno espresso il desiderio di mandarmi delle loro foto completamente nudi, altri l'hanno già fatto, quindi mi sembra doveroso dare delle delucidazioni in merito:
1) le foto e le esperienze personali possono essere inviate alla mia e-mail personale 
(monica.mirallegra@gmail.com)
2) è obbligatorio specificare chiaramente se le foto sono inviate a me (e quindi volete che restino private) o se le foto sono inviate al Blog (in tal caso, unitamente agli argomenti del post verranno pubblicate)
3) vorrei che consideraste le foto come regali e che come tali siano curati al massimo delle vostre possibilità
4) in nessun modo pubblicherò foto con volti  (se decideste di inviarle sappiate che verranno censurate prima della pubblicazione)
Quindi cari maschietti, che siate dotati o mini, giovani o adulti, mi aspetto molte foto: rendiamo questo blog pieno di contenuti "italianissimi"!


p.s. le foto utilizzate fino ad ora spero di poterle rimpiazzare presto con le vostre! un bacio

venerdì 18 gennaio 2019

Cosa mi piace del CFNM




Da qualche settimana ho scoperto che la mia passione per la nudità maschile ha un nome: CFNM, ossia Clothed Female and Nude Male, letteralmente in italiano Donne vestite e uomini nudi.

Con mia grande sorpresa ho anche scoperto un forum dedicato (chiederò al creatore se poterlo allegare qui) e un altro blog in lingua italiana!
Leggendo in giro per il web ho avuto il piacere di constatare che questa pratica è largamente praticata e ha svariate sfumature che lo indirizzano verso interpretazioni differenti: c'è chi ne apprezza il valore liberatorio della nudità in contesti insoliti, chi invece ama l'esibizionismo nell'esporre un corpo curato e perfetto, altri ancora che amano essere umiliati per i difetti fisici (quali reali o presunte menomazioni nel "centrimetraggio" del pene).


La componente che più mi intriga però non è tra queste; la mia personale interpretazione del CFNM ha le sue basi nel FEMDOM ma che ne prende più gli aspetti psicologici che quelli fisici.
Senza retoriche o finte esaltazioni di me stessa, nella mia vita ho capito che pochi uomini riescono a resistere al fascino femminile e che in determinate situazioni anche l'uomo più brillante o più affascinante può cadere facilmente nelle imboscate create ad arte da noi donne.
Non parlo chiaramente di gesti meschini come manipolazioni al fine di ottenere qualcosa di concreto come regali o favori, parlo di Seduzione.


La Seduzione è qualcosa che fin da piccole ci viene insegnata inconsciamente dalle nostre madri e che noi perfezioniamo nel corso della nostra vita: la compostezza, la dolcezza, l'eleganza nei modi, il non essere aggressive, il sorridere sempre, il non essere volgari sono tutte componenti di un "training" che da piccola mi risultava molto limitante per la mia libertà ma da grande mi ha regalato un self control tale da rendermi quasi indifferente a qualsiasi impulso istintivo.
La cura che mettiamo nel curarci e il tempo trascorso a renderci quanto più simili alla perfezione sono elementi presenti nella vita di quasi tutte le donne, voi uomini, esentati dall'obbligo sociale di queste cure, pensate di avere più libertà ma è davvero così?
Noi siamo abituate a saperci trattenere, a saper attendere, ad allontanare le cose nocive pur di mantenere la nostra immagine pura, voi uomini no, generalmente siete abituati alla soddisfazione immediata dei vostri piaceri, specialmente quelli sessuali: anche se una donna vi rifiuta il mondo vi mette a disposizione ogni tipo di video o gadget per potervi sfogare.
Date queste premesse e grazie alle mie recenti letture è venuta in me ancora più forte l'esigenza di condividere quello che desidero nella forma più semplice: io voglio un uomo conscio della sua sudditanza nata da esigenze dettate dal desiderio irrefrenabile per la femminilità, un uomo che accetta la sua condizione e decide volontariamente di donarsi completamente alle donne, un uomo che voglia compiacere le donne più di qualunque altra cosa al mondo.


L'uomo è istinto, la donna è emozione e razionalità.
Per cui, cari uomini, prendetevi cura del vostro corpo, spogliatevi e offritevi completamente a noi: state sicuri che non ve ne pentirete!

lunedì 7 gennaio 2019

La prima volta che ho sottomesso un uomo



Al liceo frequentavo una classe dove la maggior parte dei miei compagni erano maschi, considerate un rapporto di 22 ragazzi e solo 5 ragazze; nei primi giorni di scuola tutti i maschi facevano i galletti, si vantavano, cercavano di emergere in quel gruppo così numeroso e sconosciuto di volti nuovi e quasi tutti ostentavano una certa goffa arroganza nei confronti di noi ragazze che, sopraffatte da una sproporzione esagerata nei numeri, tendevamo a restare unite e in disparte.
Le cose cambiarono rapidamente.
Con il passare dei giorni e delle settimane emergeva chiaramente una differenza intellettuale tra noi e loro, tanto che nel giro di poche interrogazioni divenne chiaro a tutti, docenti e non, che in quella classe le 5 ragazze valevano di più dei 22 trogloditi che iniziavano progressivamente a perdere la spavalderia acquisendo un naturale asservimento nei nostri confronti.
All'aumentare del carico dei compiti e dei rimproveri i baldanzosi torelli dei primi giorni si trasformarono in docili agnellini pronti per essere sottomessi dalle professoresse e da noi ragazze!
Fu proprio alla fine del primo quadrimestre che ebbi la mia prima esperienza di dominazione maschile: il ragazzo più bello e sportivo della classe (che chiamerò Claudio) doveva sostenere una complicata interrogazione orale di matematica che prevedeva tutti gli argomenti trattati fino a quel momento, essendo però stato troppo occupato con gli allenamenti di calcio era totalmente nel panico e non sapendo come rimediare si rivolse a me e alla mia compagna di banco per un salvataggio in extremis: volendo io provare una fantasia che mi frullava in testa da qualche settimana mi offrii volontaria e lo invitai a casa mia nel pomeriggio per aiutarlo a studiare.
Claudio non era per niente uno studente brillante, era rumoroso in classe, svogliato nello studio e arrogante con noi ragazze (era convinto che tutte noi sbavassimo per lui) ma non aveva idea di cosa avevo in mente per lui!
Prima del suo arrivo decisi di valorizzare il mio corpo come a scuola non osavo fare, misi dei pantajazz neri per esaltare il mio sedere (molto apprezzato dai miei compagni di classe) e una maglietta a maniche lunghe con uno scollo a v per mettere in mostra il mio seno.
Quando Claudio si presentò a casa mia lo invitai nella mansarda dove i miei genitori non salivano quasi mai e gli proposi subito di metterci a lavoro, fin dal primo istante notai i suoi occhi famelici su di me (il cretino era caduto in pieno nella mia trappola) ma aspettai di restare da soli per avviare il mio piano.
Nonostante io mi sforzassi nei primi momenti di farlo studiare, Claudio continuava a distrarsi, a parlare, a gettare occhiate eloquenti al mio seno e ad alzarsi gironzolando per la stanza. Non riuscendo a farlo stare fermo decisi di attirare la sua attenzione con una proposta ambigua: se avessimo ripassato tutto il programma avremmo giocato un round di obbligo o verità. Claudio rimase colpito dalla proposta ma accettò senza alcuna protesta e per la prima volta riuscimmo a tenere gli occhi sui libri per un bel po'. Finito il rapido ripasso iniziammo a giocare.
Claudio fu il primo a pormi la domanda "obbligo o verità" e io risposi ovviamente "verità". Scocciato dalla piega che stava prendendo il gioco lo stupido si premurò di proporre una modifica al gioco, e cioè che non si poteva scegliere due volte di seguito verità. Io accettai e lo invitai a pormi la domanda.
Claudio arrossì violentemente e senza neanche guardarmi in faccia mi disse: "devi dirmi la verità, voglio sapere se ti tocchi e come lo fai". Io avevo immaginato potesse farmi una domanda del genere e quindi recitai il copione che avevo già stabilito con me stessa, risposi "capita una massimo due volte a settimana... solitamente mentre faccio il bagno in vasca, uso le dita ma non lo faccio spesso". Claudio rimase colpito dal mio modo naturale di rispondere e quando gli chiesi "obbligo o verità" balbettò confusamente "verità".
Sentivo già di averlo in pugno, ma volendolo cogliere di sorpresa nei turni successivi mi limitai a porgli una domanda ingenua anche perché sapevo che di certo mi avrebbe mentito: "hai mai fatto sesso?".
Lui divenne serio e rispose che l'aveva già fatto qualche volta (ovviamente stava dicendo cavolate) e subito dopo guardandomi quasi come un animale affamato mi disse "ora tocca a te fare l'obbligo... devi farlo però! non puoi rifiutarti". Io annuii e lui subito di un fiato disse "voglio che sollevi la maglietta e mi fai vedere il reggiseno".
Anche questa mossa era prevedibile per cui dopo qualche rimostranza da parte mia per non sembrare una facile accettai con riluttanza e sollevai la maglietta. Lui rimase imbambolato a fissarmi il seno e io sentii una strana eccitazione nel vederlo quasi trasfigurato in una bestia con la bava alla bocca.
Dopo avergli concesso qualche secondo di contemplazione fu il momento di giocare la carta che avevo in mente da qualche giorno, con tono molto serio gli dissi "Claudio ora tocca a te l'obbligo! voglio che tu, e lo devi fare, ti spogli completamente nudo e stai di fronte a me 10 secondi senza coprirti!".
Claudio era quasi sotto shock, sgranò gli occhi e mi disse che non era giusto e che si vergognava, io fingendomi compassionevole gli dissi che se voleva poteva spogliarsi in bagno e poi uscire ma che non ero disposta ad aiutarlo con lo studio se non avesse onorato la promessa.
Molto controvoglia Claudio andò verso il bagno e dopo qualche minuto sentì aprire la porta e lo vidi uscire completamente nudo con le mani che coprivano a stento la sua erezione. Mi presi qualche secondo per godere della sua umiliazione e poi aggiunsi "devi stare 10 secondi, ma senza coprirti però!". Il suo volto divenne paonazzo, inspirò profondamente e alzò le mani dietro la testa come un uomo in arresto mostrandomi completamente la sua erezione.
La sensazione che provai fu stupenda. Claudio era completamente nudo di fronte a me, impotente, esposto, totalmente in balia delle mie richieste, era rosso in viso, vedevo il suo petto muscoloso gonfiarsi e sgonfiarsi per gli affannosi respiri dati dall'eccitazione e soprattutto aveva in viso un'espressione umiliata che mi fece quasi tremare le gambe dall'eccitazione.
Mentre ero intenta a guardarlo (soffermandomi lo ammetto sulla bellezza del suo pene, venoso e dritto e abbastanza grande) contando lentamente per godermi in pieno i miei dieci secondi d'un tratto accadde qualcosa che sono certa Claudio ricorderà ancora oggi.
Ero arrivata a contare il settimo secondo quando il mio sguardo venne catturato dal pene di Claudio che iniziava ad ondeggiare su e giù come se percorso da forti scosse, ci mise meno di un secondo e poi dei bianchi fiotti densi uscirono a filamenti dal suo glande andando a sporcare tutto il parquet della mansarda.
Claudio prese ad ansimare come se avesse appena finito uno sprint di corsa ed io a causa di quella inaspettata piega che aveva preso il gioco non riuscii a trattenere delle fragorose risate che acuirono enormemente il suo imbarazzo tanto che il poveretto subito corse in bagno a rivestirsi.
Uscito dal bagno con gli occhi bassi mi pregò e supplicò di non raccontare l'accaduto a nessuno, io dandogli un bacio sulla guancia gli dissi all'orecchio "non preoccuparti pisellino, è un nostro segreto".
Da quel giorno ebbi il mio primo servetto in classe.

Presentazioni

Ciao a tutti e sopratutto a tutte,
io sono Monica e ho 28 anni ed ho aperto questa pagina sul web per poter dare libero sfogo alle mie fantasie più segrete!
Sono un'amante delle cucina, dello sport, dei telefilm ma sopratutto della dominazione dell'uomo.
Quest'ultima mia peculiare passione ricordo di averla percepita in me stessa fin da piccola quando, con piccoli trucchetti, riuscivo a manipolare i miei compagni di classe facendogli fare tutto ciò che desideravo.
Il desiderio di sottomettere gli uomini si è trasformato in vero e proprio hobby una volta cresciuta: alle superiori infatti, con il naturale sviluppo delle mie forme, vedevo sempre più ragazzi anche intelligenti e carini perdere completamente la ragione e il controllo pur di starmi accanto.
Niente mi dà più piacere di un uomo totalmente nudo accanto a me che mi serve!
La consapevolezza del potere che possedevo sugli uomini mi ha via via condotta nei meandri dei miei desideri più oscuri e da questa consapevolezza è nato il mio desiderio di condividere online le mie esperienze, le mie fantasie e i miei desideri!
A tutti gli uomini che desiderano capire cosa prova una donna nel sottomettere, come essere dei bravi servetti e soprattutto come soddisfare le vostre Padrone non posso che dire...inginocchiatevi e leggete, alle amiche che non hanno mai provato una sensazione del genere posso solo dire… provate!