sabato 16 novembre 2019

Esperienza CFNM in Vacanza! PARTE 2



Dopo l'episodio vissuto in giardino, complice sicuramente il caldo asfissiante, non fu difficile per E. mantenere il proposito di restare nudo in casa: tra i tuffi in piscina e le frequenti docce risultava nettamente più pratico restare nudi che cambiare continuamente costumi con la spiacevole sensazione che il tessuto bagnato lascia inevitabilmente sul corpo.
La frequenza con cui mi capitò di vedere il mio compagno nudo mi portò, dopo appena due giorni, a voler alzare la posta del nostro gioco cercando di creare qualche nuova situazione tesa a metterlo alla prova.
Ad onor del vero entrambi ci eravamo già accorti di esserci velocemente impantanati nella routine dell'ozio casalingo e non volendo sprecare in quel modo l'intera settimana di ferie iniziammo a discutere tra noi su come poter passare una giornata diversa approfittando della meravigliosa zona dove soggiornavamo.
Dopo una veloce ricerca trovammo subito una spiaggia incantevole che faceva al caso nostro, così dopo aver fatto scorta di frutta fresca e litri d'acqua decidemmo per il giorno successivo di svegliarci presto per correre ad occupare una posizione comoda sulla battigia della spiaggia prescelta per poter meglio godere del sole e del refrigerio delle ondate...
La spiaggia, al contrario delle nostre previsioni, risultò inaspettatamente deserta (forse a causa del vento che sembrava caratterizzare quella zona o più probabilmente a causa dell'orario, atipico per i bagnanti più giovani) e fu quindi facile per noi stabilire quale fosse il posto migliore dove posizionare l'ombrellone e le scorte di frutta per il pranzo.
Dopo qualche ora, man mano che pigramente la zona si riempiva di turisti assonnati e ombrelloni, capimmo che la pace non sarebbe stata destinata a durare: gli spazi ampi presenti prima delle 10:00 verso mezzogiorno furono completamente riempiti da tanti giovani che noncuranti del relax altrui scherzavano rumorosamente sollevando quintali di sabbia.
Verso le 13:00, proprio accanto al nostro ombrellone, si venne a piazzare una coppia molto graziosa di turisti spagnoli che con estrema cortesia ci chiesero, con un inglese un po' stentato, se potessero mettersi accanto a noi (tutto il resto della spiaggia era tappezzato di teli): sebbene non fossimo particolarmente entusiasti all'idea di avere persone così vicine, la loro gentilezza ci spinse a rispondere alla loro cortesia con grandi sorrisi tanto che in breve condividemmo con loro anche la frutta fresca che avevamo portato con noi.


I due spagnoli, lui (che chiamerò Pedro) sulla trentina lei (Maria) sicuramente qualche anno in meno, attirarono subito la mia attenzione perché contrariamente al loro aspetto molto grintoso e quasi "arrogante" (erano pieni di tatuaggi e accessori troppo appariscenti) dimostravano una timidezza e una riservatezza che accese immediatamente in me la voglia di relazionarmi con loro!
Dopo aver alternato numerosi bagni di sole a tuffi in acqua, decisi finalmente di iniziare a stimolare E. con il fine di vedere se anche quella consueta giornata a mare potesse trasformarsi in qualcosa di più eccitante.
Il mio primo proposito fu quello di "accendere" la voglia in E.! L'idea di vederlo in imbarazzo nel tentativo di nascondere l'erezione tra così tante persone vicine mi faceva eccitare da morire per questo iniziai sbadatamente a sfiorarlo senza però svelare il mio intento...
Le occasioni in spiaggia per stuzzicare non mancano, per questo prima con la scusa di togliere la sabbia dal telo, dopo con l'espediente di ripararmi all'ombra proprio accanto a lui, iniziai a notare interessanti movimenti all'interno del suo costume! 
Non volendo lasciare l'opera a metà decisi infine di mettermi in topless per poi chiedergli innocentemente a E. di spalmarmi la crema solare sulla schiena: l'effetto voluto non tardò ad arrivare e così, rispettando un decoro non scritto ma consueto, non appena si stava per mettere pancia sotto per coprire l'imbarazzante bozzo nel costume..."distrattamente" lasciai cadere il mio leggero prendisole in balia del vento, urlandogli con un'esagerata preoccupazione:
"E. ti prego corri a prenderlo! Se finisce in acqua si rovina!!"
Il mio compagno, imbarazzato dall'erezione e dalle mie sonore sollecitazioni che attirarono l'attenzione anche della coppia di spagnoli accanto a noi, tentò di evitare di alzarsi ma spronato dalle mie richieste e alzando sconsolato gli occhi al cielo fece uno scatto veloce e raccolse il prendisole utilizzandolo poi come riparo nel tragitto verso l'ombrellone.
Appena mi raggiunse però, ostentando un sorriso malizioso, mi disse:
"Ho capito quello che volevi fare, se ci tieni a vedermi tutto nudo anche qui, appena va via un po' di gente ti accontento".


Emozionata per la sua spontanea decisione e contenta dell'affiatamento che stavamo raggiungendo rispetto queste mie fantasie, iniziai letteralmente a contare le persone in spiaggia fino a quando, dopo aver pranzato e riposato un po', la folla iniziò gradualmente a defluire.
Verso le 17:00 del pomeriggio eravamo rimasti decisamente in pochi e gli ombrelloni risultavano equamente distribuiti su tutta la lunghezza della spiaggia ma intorno a noi restava ancora la coppia spagnola che non dava alcun accenno a voler andare via...  
Spazientita dall'estenuante attesa e ormai consumata dal desiderio di veder realizzata quell'ennesima mia fantasia, senza pensare alle ipotetiche conseguenze, dissi d'un tratto rivolgendomi a Maria, la ragazza spagnola:
"Il mio ragazzo voleva prendere un po' di sole senza costume, per voi è un problema?" (in inglese)
A quelle parole sentii gli sguardi di tutti e tre addosso: E. mi guardava sconvolto come se non riuscisse a credere di avermi sentito dire quelle parole, Maria (diventata rossa in volto) mi scrutava come a chiedermi se avesse capito bene, mentre Pedro scoppiò in una rumorosa risata che aiutò a sciogliere un po' la tensione creata dal silenzio.


Ridemmo tutti di gusto fino a quando inaspettatamente Pedro, con un sorriso per nulla di imbarazzo,  si mise in piedi e, con un colpo secco, sfilò il costume a pantaloncini che indossava tornando poi a sedersi come se nulla fosse!
Fomentata da quel gesto così intraprendente guardai subito E. dicendogli:
"Non vuoi fare come lui?" 
E. imbarazzato come non l'avevo mai visto ma con il fuoco della sfida negli occhi si alzò e anche lui sfilò il costume mostrando, però, una vistosa erezione che fece distogliere lo sguardo di Maria e attirando i giocosi complimenti di Pedro...
Fu così che passammo l'ora successiva: io e Maria in costume con i nostri compagni completamente nudi e a disposizione degli sguardi delle donne che passando buttavano occhiate furtive e imbarazzate!
Giunto il tramonto decidemmo di incamminarci verso casa (per evitare di dover camminare a lungo con poca visibilità) e dopo aver salutato cordialmente i nostri nuovi amici tornammo verso la macchina... indovinate? non ci fu nemmeno bisogno di dire nulla ad E. spontaneamente nel rivestirsi mise la maglietta, le calze e le scarpe ma NON il costume... guidò fino alla villa con il suo bel cazzone al vento e in macchina trovò le mie premurose cure a gratificarlo!

Ci sarebbe un ultimo divertente episodio successo in vacanza ma è troppo breve per potergli dedicare un post, lo accorperò nei prossimi argomenti!

Per la rubrica CFNM ITALIANISSIMO eccovi un'altra foto di Nicola, qui intento a vedere un video CFNM aspettando, rigorosamente NUDO, una sua amica! 
Un bacio, Monica 



giovedì 7 novembre 2019

Esperienza CFNM in Vacanza! PARTE 1



Rieccomi ritornata, più carica che mai, a raccontarvi una mia recente esperienza vissuta quest'estate.

Dopo mesi sfiancanti a lavoro la vacanza estiva era stata programmata nei minimi dettagli per essere quanto più rilassante fosse possibile; per questa ragione con il mio compagno avevamo a lungo cercato una casa sul mare che ci permettesse di evitare fastidiosi spostamenti quotidiani verso la spiaggia ma nonostante le certosine ricerche nelle località turistiche più rinomate a distanza di poche settimane prima delle ferie non eravamo ancora stati in grado di trovare la nostra dimensione ottimale; dopo numerose ricerche e chiamate a svariate agenzie di viaggi ci venne offerta una villetta a poche ore da casa ma che offriva però un accesso privato al mare e una spaziosa piscina proprio a ridosso della spiaggia. Rapiti dal fascino della villa e complice il caldo insopportabile che ci imponeva la priorità di rinfrescarci accettammo l'offerta pronti a trasferirci per una settimana in quell'ambiente da favola.
Come potrete facilmente immaginare i miei piani erano tutt'altro che "pacifici" perché proprio per quella settimana avevo immaginato e preparato dei graziosi escamotage per spingere ancora di più il mio compagno verso la pratica continua del CFNM.
Appena arrivati a destinazione però ci accorgemmo subito che la spiaggetta che doveva essere privata era in realtà condivisa con molte altre ville rendendo quell'angolo di paradiso un vero carnaio di persone chiassose e rumorose. Non volendo però sprecare nemmeno un minuto di vacanza, appena giunta in casa, decisi di cambiarmi mettendo un costumino succinto per poter almeno approfittare della piscina, ma anche questa soluzione risultava meno rilassante rispetto a quanto sperato: la fitta vegetazione che si vedeva dalle foto mostrateci in agenzia e che avrebbero dovuto ripararci dalla vista dei bagnanti era stata brutalmente potata ponendoci alla mercé di tutti i passanti.
Non volendomi arrendere al nervosismo, subito in me scattò la voglia di realizzare uno di quei piani che avevo immaginato per il mio compagno: complice il caldo e la sua voglia di me, mentre giocavamo in acqua con maliziosi sfregamenti, decisi di coglierlo di sorpresa e, approfittando della sua svettante erezione, gli abbassai il costume iniziando una lenta sega mentre continuavo a tenere gli occhi fissi nei suoi. 

Il piacere provato e il gesto inconsulto però non riuscirono a distoglierlo a dovere dalla preoccupazione di essere visto e questo scatenò una divertente "lotta" che vedeva lui intento a ritirare su il costume e me decisa a toglierglieli del tutto! Dopo numerosi attacchi e parecchi tentativi da parte sua di togliermi a mia volta il costume (ma mai con reale convinzione vista la sua gelosia) quasi sfidandomi si fece sfilare il costume e mi disse:
"Brava, ce l'hai fatta! E ora?"
Con il sorriso super maligno che mi caratterizza quando compio una delle mie macchinazioni e tenendo ben saldo in mano il costume del mio compagno con un veloce scatto uscii dalla piscina e continuandolo a guardare negli occhi andai a posizionare lo slippino proprio nel cancelletto che dava sulla spiaggia! Sorpreso da questa improvvisa mia azione il poveretto mi guardò sconvolto e nelle sue rapide occhiate in giro notai la sua ricerca di una via d'uscita. Aiutata più dal caso che dalla consapevolezza E. (iniziale per non esporlo troppo =P) aveva solo due opzioni, correre verso casa con il rischio di essere visto dalla collaboratrice domestica che stava sistemando il piano di sopra o compiere uno scatto verso il cancello con la quasi assoluta certezza di essere visto dai bagnanti. 
E. optò per la seconda soluzione (del resto meglio una brutta figura con degli estranei che con una conoscente) e mentre correva nella mia direzione non potetti fare a meno di notare con grande gioia che l'imbarazzo non aveva minimamente intaccato la sua maestosa erezione! 
Giunto al cancelletto, rosso di imbarazzo, fece però qualcosa che non mi sarei mai aspettata e che confermò la fascinazione che lui riesce sempre ad esercitare su di me: contrariamente alla fretta di raggiungermi una volta preso il costume lo mise sulla spalla destra e come se niente fosse si poggiò al cancello con lo sguardo pieno di sfida.
"Non sei gelosa che tutte mi vedano così?"
La mia risposta lo raggelò. Piuttosto che controbattere con inutili parole passai direttamente ai fatti: allungai la mano sulla sua asta e stringendo forte iniziai con una lentezza estrema a scappellare il suo gonfissimo glande portandolo ad eccitarsi al punto che una copiosa goccia di precum fuoriuscì dal suo prepuzio colando verso terra.
"Tu sei mio, LUI è mio. Nei prossimi giorni ti voglio sempre nudo" dissi d'un fiato!


Sconvolto dalla serietà del mio "ordine" E. sgranò gli occhi e mettendosi dritto non fu in grado di controbattere nulla se non un lieve accenno affermativo con il capo.
Quei pochi istanti furono come minuti perché in quel momento mi resi conto di aver raggiunto uno step importante del mio rapporto con lui. Essendomi resa conto che eravamo comunque in pubblico approfittando della presa salda sul suo membro lo tirai di nuovo in piscina, non prima però di aver ripreso il suo costume per rimetterlo nel cancelletto!

Ho vissuto altre due esperienze divertenti in quella settimana, le scriverò appena troverò un altro po' di tempo!
Nel frattempo vi allego (come richiesto) una e-mail di un Uomo che ha capito come ci si comporta con le donne: Ryan è estremamente consapevole della sua funzione e per sottolineare ciò mi ha mandato anche due foto che lo ritraggono durante un'allegra serata organizzata con la sua compagna!
Complimenti a Ryan per l'attitudine, per il corpo e per il suo bel cazzo! 



"Ryan. Nome di fantasia che ho sempre utilizzato nei vari blog di cfnm dove prendevo spunto e idee con la mia ex. 
Perché è stata proprio con lei, ragazza dal carattere dominante, a conoscere il cfnm e tutto quello che ne deriva. 
Tutto è nato un po’ per caso ma alla lunga è diventato parte fondamentale di noi. Lei ha sempre apprezzato molto il mio voler giocare con il sesso, il mio esibizionismo e io ho sempre tratto molto piacere nel vedere la sua felicità, la sua eccitazione nel dominare il gioco .
Nel tempo ho sempre cercato di tenere il rapporto vivo e mai monotono così, per farci un regalo, acquistavo spesso gadget e organizzavo serate a tema .
Senza annoiarvi troppo vi racconterò di una serata per me molto importante perché lei stessa mi espresse il desiderio di avermi disponibile a lei per tutta la serata. Quale data migliore se non l’8 Marzo la festa della donna.
Prendendo spunto da internet, dai bachelorette party esattamente, compro un kit da cameriere .In verità avevo anche il grembiule ma me lo tolse praticamente subito .
Voleva vedermi nudo sempre. È sempre con il cazzo duro. Lo stuzzicava spesso ridendo e sarà per l’eccitazione è rimasto duro per praticamente quasi tutta la serata.
Mentre beveva vino mi chiese di toccarmi o di muovere le chiappe a ritmo di musica mentre cucinavo. Mi fece anche qualche foto (quelle che vedete sono di quella serata) oltre che morsi e schiaffi sul  culo e una dedica sul pube.
Lei vestita da sera con gonna e tacchi quando solitamente in casa rimaneva in pigiamone e io nudo per lei, il suo toyboy. 
Mi ricordo ancora perfettamente la disinvoltura e spontaneità con cui mi prese per il pisello e mi tirò in sala per ballare 
Sicuramente è stato il via alla scoperta di noi stessi. Con sempre più giochi di ruolo incentrati sulla dominazione maschile che tornerò a raccontare."


martedì 17 settembre 2019

Alcune doverose precisazioni!

Per rispondere a tutti coloro che mi hanno contattata privatamente chiedendomi del destino del blog preferisco creare un post pubblico così da non dovermi ripetere.
Il blog non è chiuso, sta solo attraversando un periodo di pausa coincidente con una fase concitata della mia vita che mi sta portando a voler ricevere attenzioni più che darne.
Riprenderò a raccontare le mie esperienze quando mi sarò ricaricata a sufficienza! 




sabato 16 marzo 2019

Educazione sessuale


Fin da quando ho scoperto di possedere un particolare ascendente nei confronti degli uomini mi sono sempre chiesta quale sia il modo migliore di indirizzare questo mio "potere" e sopratutto verso cosa indirizzarlo. Sebbene possa sembrare ingenua, la mia aspirazione era, ed è tutt'oggi, quella di migliorare gli uomini, di renderli più docili, più educati e sopratutto più sottomessi.
La maggior parte degli uomini è abituata a soddisfare sempre e comunque i propri bisogni, non c'è limite o moderazione nelle loro espressioni e il pudore sembra essere qualcosa di sconosciuto, specialmente per i trogloditi che continuamente si sistemano i pisellini in pubblico o quelli che non riescono a trattenersi dal guardarci con la bava alla bocca.
Partendo dalla consapevolezza della lotta impari, e forse già persa in partenza, contro la bestialità di molti uomini ho voluto procedere un passo alla volta, rieducando un uomo alla volta.
Quale metodo usare?
Dopo averne testati alcuni, il metodo che posso definire più funzionale è quello della negazione.
Rieducare gli uomini al fatto che niente gli sarà dovuto ma tutto dovrà essere guadagnato con calma e dedizione mi ha permesso di testare la devozione dei miei compagni volta per volta e di condurli docilmente ad una graduale e completa sottomissione.


Con negazione non intendo quella incoraggiata e talvolta imposta dalle diverse religioni, mi riferisco invece all'alternanza di piacere e di sofferenza che ogni uomo merita. 
Solitamente la prima fase della mia "tecnica" consiste nel percepire quali siano i desideri più reconditi dell'uomo che ho scelto (lo ammetto ho un dono di natura per riuscirci) e dopo aver fatto allusioni eleganti ma non fraintendibili al riguardo procedo con il mio programma.


La seconda fase del processo consiste nel donarmi completamente e senza alcun freno inibitorio al mio compagno, per provocargli emozioni così intense e profonde da lasciarlo completamente in balia dell'istinto; in questa fase amo stupirlo concedendogli attenzioni che più avanti dovrà faticare parecchio per ricevere! Mi dono completamente e non gli faccio mancare la sensazione che sia lui a condurre il gioco. Questa fase ha di buono che essendo la passione dell'uomo ancora viva darà tutto se stesso e con un pizzico di fortuna riuscirà ad essere un amante quantomeno decente.


La terza fase prevede un periodo di negazione costellata però da continue e seducenti provocazioni che non devono sfociare mai oltre il toccarsi (sempre da vestiti, chiaro no?). Questo indurrà l'uomo a sentirsi da un lato gratificato dalle attenzioni ma dall'altro inizierà a dover fare i conti con l'evidenza che non è lui a condurre il gioco e piano piano si farà sempre più grande e costante la frustrazione.


Nella quarta fase, dopo aver tenuto il mio compagno a bada per qualche giorno stuzzicandolo però con foto piccanti e descrizioni accurate di quello che desidererei fare con lui mentre siamo al telefono, pianifico una serata all'apparenza romantica dove mi prendo cura di ogni singolo dettaglio per fargli riprovare le emozioni vissute nella prima volta. 



La quinta fase prevede la proposta, durante la cena, di sperimentare qualcosa di diverso, qualcosa in cui lui possa abbandonarsi totalmente e lasciar condurre me. Di solito propongo di legarlo ai quattro angoli del letto e questa proposta (complice sicuramente un vestitino succinto) non viene mai rifiutata.

Nella sesta ed ultima fase procedo con quella che è una piccola ma continua tortura: dopo averlo legato ai quattro cardini del letto e averlo bendato, senza molti convenevoli inizio ad usare il suo pene per il mio unico piacere, come se fosse un oggetto, facendo particolare attenzione a fargli recepire che non voglio farlo godere: voglio godere io! Procedo poi portandolo continuamente vicino all'orgasmo per poi negarglielo costantemente, facendolo arrivare ad implorare di godere, piacere che gli concederò solo se sarà prima disposto a massaggiarmi, baciarmi e leccarmi i piedi.
 



Se tutto è andato come previsto l'uomo sarà dovuto scendere a compromessi per ottenere quello che desidera e voi avrete in mano un precedente per poter ripetere l'esperienza e condurlo gradualmente verso la direzione che preferite. Mi raccomando però, donategli una ricompensa adeguata e, perché no, spingetevi oltre i vostri limiti. 



P.S. Secondo voi, qualcuno si è mai rifiutato? Un bacio

domenica 3 marzo 2019

CFNM a CARNEVALE


Condivido con voi un simpatico e breve episodio CFNM capitato qualche anno fa durante una festa in maschera  tra amici.
Il gruppo di persone che frequentavo allora amava particolarmente il Carnevale ma non essendoci in città feste organizzate si sfruttava il compleanno di uno del gruppo (che chiamerò Guido) per riunirci in casa e fare festa.
La fidanzata di Guido, Teresa, era sempre stata la padrona di casa perfetta, accogliente, gentile e disponibile ma su di una cosa non ammetteva eccezioni: tutti dovevano indossare una maschera!
Al tempo il mio giro non era numerosissimo ma considerando gli inviti extra e la gente imbucata quella che doveva essere una festicciola tra amici divenne una baraonda caotica.
In quel periodo ricordo che frequentavo un ragazzo molto timido al quale la prospettiva di mascherarsi per la festa non piaceva neanche un po', ma le regole erano molto chiare: si entra solo mascherati!
Non volendolo mettere troppo in imbarazzo cercai una maschera che potesse farlo sentire a suo agio, per cui optai per il costume di Scream così che potesse superare l'imbarazzo non mostrandosi in viso. L'idea però non fu molto originale, alla festa infatti c'era un altro ragazzo del giro stretto con la stessa maschera!

Tra la confusione, l'alcool e la maschera condivisa da due persone non mancarono situazioni imbarazzanti, da quelle soft a quelle più eccitanti.
Tra quelle soft ricordo:
-di aver abbracciato la persona sbagliata
-di avergli preso la mano 
-di avergli portato da bere
-di essermici seduta sulle gambe (notando una reazione parecchio significativa!) 
Tutte queste situazioni finirono per diventare causa di ilarità per tutti tanto che, devo confessare, inizia a giocarci anche io! 
Quando a fine serata restammo in pochi Teresa, che si era sempre distinta per voler animare sempre gli spazi vuoti anche a costo di sembrare pesante, iniziò a provocarmi chiedendomi se fossi stata in grado di riconoscere il mio ragazzo senza fargli togliere la maschera. 
Teresa: "Secondo me se non stai attenta ti porti a casa quello sbagliato!"
Io: "Sono sicura che riuscirò a distinguerli, semmai li porto entrambi e poi scelgo il migliore!"
Tra le risate generali dei pochi rimasti alla festa, ovviamente, si finì per fare battute via via più esplicite fino a quando non venni sfidata dai proprietari di casa a trovare il mio ragazzo tra i due mascherati, se avessi sbagliato avrei dovuto sistemare la casa distrutta dai festeggiamenti. 
Il mio ragazzo di allora non penso abbia intuito subito quanto potesse essere pericolosa una situazione del genere gestita da me, quindi non si lamentò e accettò di partecipare al gioco!
Quando mi avvicinai ai due ragazzi mascherati (che si erano messi uno accanto all'altro al centro del grande salone dove c'era stata la festa) capii subito che non sarebbe stato facile distinguerli! La maschera comprendeva un lungo mantello che avvolgeva tutto il corpo, erano molto simili in quanto ad altezza e stazza e pur sforzandomi non riuscivo a sentire il profumo del mio ragazzo attraverso il costume. Più mi mostravo indecisa più aumentavano le risate degli amici, la situazione era veramente divertente e surreale anche perché Teresa continuava a ricordarmi la penitenza che avrei dovuto onorare se avessi sbagliato.
Dopo qualche reticenza iniziale rispetto il contatto fisico capii che era l'unico modo per trovare il mio "ragazzo" tra quei due quindi iniziai ad elargire generose toccate alle braccia, al petto, alla pancia...e al sedere! I due se la ridevano da matti e anche i miei amici fino a quando il mio ragazzo uscendo allo scoperto (forse annoiato dal gioco) disse:  "Ora le faccio vedere io una cosa che di sicuro riconosce"
e così facendo sollevò il mantello sbottonò i pantaloni e allargò l'elastico degli slip per invitarmi a guardare. Non volendogli dare troppa soddisfazione, dopo averlo visto, finsi di non riconoscerlo e chiesi all'altro ragazzo di farmi vedere anche il suo! Tra lo stupore generale e le risate il povero malcapitato acconsentì a farmi sbirciare ma evidentemente la situazione lo aveva intrigato particolarmente perché... era in piena erezione! 
Dopo qualche battuta sul voler seguire "l'altro" viste le dimensioni del suo coso, abbracciai il mio ragazzo togliendogli finalmente la maschera e andammo via.
In macchina poi mi confessò che l'avermi vista guardare il pene di un altro all'inizio l'aveva fatto incazzare di brutto ma poi si era ritrovato ad essere eccitato e che quindi probabilmente la cosa non gli dispiaceva affatto!

Con grande piacere inauguro oggi la sezione "CFNM italianissimo" con le foto che un amico del blog mi ha inviato qualche giorno fa: 



Mando un caro saluto all'utente sottolineando come abbia avuto davvero un'idea simpatica e divertente nel sfruttare il carnevale per mostrarsi totalmente nudo: è proprio così che gli uomini dovrebbero stare sempre, nudi e a disposizione delle donne!
Ancora complimenti per il bel corpo e del l'attrezzo di tutto rispetto!
Bacini

venerdì 8 febbraio 2019

CFNM in piscina, esperienza personale


Vorrei iniziare ringraziando tutti i ragazzi che mi hanno mandato le loro foto in seguito della chiamata a raccolta dello scorso post: siete tantissimi e mi avete davvero fatta divertire!
A partire dal prossimo mese inizierò ad allegare ai post le foto di quanti hanno chiesto di essere pubblicati, ho bisogno di tempo per selezionarle e allegare dei brevi giudizi che mi sembra doveroso dare.
Passando al tema anticipato nel titolo vorrei condividere con voi le prima esperienza da me vissuta in piscina. Premetto che sono una zia abbastanza impegnata ma che trova sempre tempo per stare con il mio unico nipote, ormai un ometto di sei anni, sopratutto quando si tratta di accompagnarlo in piscina!
Mio nipote prende lezioni di nuoto da ormai due anni, le prime volte che l'ho accompagnato ai "corsi di primo contatto con l'acqua" mi sono diretta speditamente nello spogliatoio femminile, certa che un bambino così piccolo, anche se maschio, non avrebbe infastidito nessuna. 
Devo ammettere che negli anni scorsi mi ero recata davvero raramente ad accompagnarlo ma le cose sono decisamente cambiate quest'anno. Già da settembre, infatti, si è resa necessaria una mia maggiore partecipazione nella gestione del piccolo ometto e tra le varie mansioni a me toccava proprio quella della piscina.


Dopo le prime volte che a settembre portavo mio nipote nello spogliatoio femminile per mettere il costume o cambiarsi, ho iniziato a percepire in lui un certo imbarazzo ad essere circondato da sole donne; dopo averne parlato con mia sorella abbiamo convenuto di non esporlo a certi imbarazzi (ci sarà tempo da grande) e che fosse giunto il momento di portarlo nello spogliatoio maschile.
Sinceramente l'idea non mi sembrava tanto allettante perché immaginavo che lo spogliatoio fosse pieno di ragazzini ma fin già dalla seconda volta dovetti ricredermi.
Il nuovo spogliatoio era abbastanza simile a quello femminile, composto da due stanzoni e da tanti piccoli box, ma a differenza del primo in quello maschile il numero dei box era nettamente inferiore.
Essendo sempre il ritardo la prima volta nello spogliatoio maschile non ho considerato nemmeno l'idea di mettermi in fila per il box, così ho deciso di far cambiare mio nipote nella grande stanza vicino le docce: tutto è filato liscio sia all'ingresso che durante le docce (a cui assistevo per esplicita direttiva di mia sorella che non voleva fosse lasciato mai solo, specialmente nelle docce).
Avendo sperimentato il primo giorno la presenza di soli ragazzini la seconda volta mi sono avviata con maggiore sicurezza nella solita stanza ma appena entrata mi sono resa conto che lo spogliatoio non era pieno di ragazzini come la volta scorsa! Senza avere il tempo di poter tornare indietro mi sono ritrovata di fronte un ragazzo completamente nudo!

Nonostante la maggioranza degli utenti dello spogliatoio sono effettivamente ragazzini non avevo completamente considerato che gli spogliatoi possono essere frequentati anche da giovani adulti! In primo luogo dagli allenatori e in secondo luogo dai ragazzi della pallanuoto.
Appena mi ha vista il ragazzo, che poi ho scoperto essere Giorgio l'allenatore proprio di mio nipote, ha coperto le parti basse imbarazzatissimo. 
Giorgio: "Signora questo è lo spogliatoio maschile! per le mamme ci sono i box"
Io: "Ci sono solo quattro box, secondo te mi metto a fare la fila anche qui?"
Giorgio: "Eh ho capito ma io mi devo cambiare"
Io: "Mica te lo sto impedendo, fai quello che devi fare che tanto non mi scandalizzo!"
Diventato rossissimo, penso sia per l'imbarazzo che per la rabbia di non poter ribattere al modo risoluto con cui già stavo spogliando mio nipote, il poveretto ha cercato nervosamente il costume nel borsone con una mano mentre con l'altra continuava a coprire, a stento, i gioielli di famiglia!
La situazione era abbastanza comica perché lui è davvero un ragazzone e quel suo tentativo di coprirsi era veramente goffo: senza contare che la mano copriva appena il pene lasciando intravedere i testicoli ciondolanti, i suoi movimenti per cercare il costume facevano sì che quel poco che nascondeva traboccasse da ogni lato.
Messo il costume in tutta fretta ho visto Giorgio passarmi proprio accanto, quasi di proposito, come a voler riprendere uno spazio che evidentemente considerava suo. Io che di certo non sono una che si fa intimorire da questi atteggiamenti ho cercato volutamente il suo sguardo proprio per fargli capire che io avrei fatto esattamente quello che ritenevo fosse la cosa giusta a prescindere dal suo giudizio.
Giorgio però non mi ha guardata ma ha anzi abbassato lo sguardo salutandomi con un quasi servizievole "Buona giornata Signora".

Quando sono tornata in piscina per riprendere mio nipote, ho quindi deciso di farmi ritrovare da Giorgio nell'esatto punto in cui mi aveva lasciata: una parte di me sperava di rivederlo apparire e le mie attese non sono state disattese.
Dopo aver fatto fare la doccia a mio nipote, mentre lo asciugavo, ecco che vedo Giorgio rientrare nello spogliatoio decisamente più affannato di prima. Vedendomi mi ha detto:
Giorgio: "Signora ma è ancora qui, io come devo fare con lei?" e così dicendo senza lasciarmi il tempo di rispondere ha posato il borsone sulla panca e girandosi verso gli armadietti si è abbassato il costume restando di nuovo completamente nudo; a quel punto mostrando una sicurezza che prima non aveva avuto ha preso una asciugamano, l'ha messa sulla spalla e con il pisello ballonzolate si è recato verso la doccia.
Colpita da quel gesto di distensione e di arresa ho sorriso e quando mi è passato accanto gli ho detto  "La prossima volta meno storie" abbassando lo sguardo in maniera vistosa verso il suo pene.
Giorgio era veramente colpito si è giusto girato a guardarmi e non appena i nostri sguardi si sono incrociati ha subito distolto gli occhi diventando nuovamente paonazzo.

Dopo averlo visto uscire dalla stanza ho quindi rivestito mio nipote e sono andata via. 
Posso dirvi che Giorgio ed io adesso siamo diventati amici, infatti dopo qualche altra battuta le volte successive, ora si spoglia serenamente di fronte a me, anche se quando è nudo non riesce proprio a sostenere il mio sguardo!
A quanti di voi è capitata un'esperienza simile?


giovedì 24 gennaio 2019

Come contribuire alla crescita del Blog



Sono molto contenta dell'interesse che sta suscitando questo mio piccolo angolo personale, ho ricevuto davvero molte mail e da quasi tutte emerge la voglia di voi maschietti di dimostrami la vostra inferiorità mettendovi a nudo per me!
Bene, sono contenta che già con così pochi post il concetto cruciale del mio blog sia già chiaro a molti!
Ora però serve organizzarsi per bene per far sì che il mio progetto possa procedere speditamente: come ho accennato in un commento qualche giorno fa, il mio personale interesse è volto a creare una pagina interamente italiana dove siano proprio gli utenti a dimostrare attivamente che quelle che scrivo non sono mere congetture teoriche ma ideali reali e concreti che molti uomini decidono di seguire.

Alcuni di voi mi hanno espresso il desiderio di mandarmi delle loro foto completamente nudi, altri l'hanno già fatto, quindi mi sembra doveroso dare delle delucidazioni in merito:
1) le foto e le esperienze personali possono essere inviate alla mia e-mail personale 
(monica.mirallegra@gmail.com)
2) è obbligatorio specificare chiaramente se le foto sono inviate a me (e quindi volete che restino private) o se le foto sono inviate al Blog (in tal caso, unitamente agli argomenti del post verranno pubblicate)
3) vorrei che consideraste le foto come regali e che come tali siano curati al massimo delle vostre possibilità
4) in nessun modo pubblicherò foto con volti  (se decideste di inviarle sappiate che verranno censurate prima della pubblicazione)
Quindi cari maschietti, che siate dotati o mini, giovani o adulti, mi aspetto molte foto: rendiamo questo blog pieno di contenuti "italianissimi"!


p.s. le foto utilizzate fino ad ora spero di poterle rimpiazzare presto con le vostre! un bacio

venerdì 18 gennaio 2019

Cosa mi piace del CFNM




Da qualche settimana ho scoperto che la mia passione per la nudità maschile ha un nome: CFNM, ossia Clothed Female and Nude Male, letteralmente in italiano Donne vestite e uomini nudi.

Con mia grande sorpresa ho anche scoperto un forum dedicato (chiederò al creatore se poterlo allegare qui) e un altro blog in lingua italiana!
Leggendo in giro per il web ho avuto il piacere di constatare che questa pratica è largamente praticata e ha svariate sfumature che lo indirizzano verso interpretazioni differenti: c'è chi ne apprezza il valore liberatorio della nudità in contesti insoliti, chi invece ama l'esibizionismo nell'esporre un corpo curato e perfetto, altri ancora che amano essere umiliati per i difetti fisici (quali reali o presunte menomazioni nel "centrimetraggio" del pene).


La componente che più mi intriga però non è tra queste; la mia personale interpretazione del CFNM ha le sue basi nel FEMDOM ma che ne prende più gli aspetti psicologici che quelli fisici.
Senza retoriche o finte esaltazioni di me stessa, nella mia vita ho capito che pochi uomini riescono a resistere al fascino femminile e che in determinate situazioni anche l'uomo più brillante o più affascinante può cadere facilmente nelle imboscate create ad arte da noi donne.
Non parlo chiaramente di gesti meschini come manipolazioni al fine di ottenere qualcosa di concreto come regali o favori, parlo di Seduzione.


La Seduzione è qualcosa che fin da piccole ci viene insegnata inconsciamente dalle nostre madri e che noi perfezioniamo nel corso della nostra vita: la compostezza, la dolcezza, l'eleganza nei modi, il non essere aggressive, il sorridere sempre, il non essere volgari sono tutte componenti di un "training" che da piccola mi risultava molto limitante per la mia libertà ma da grande mi ha regalato un self control tale da rendermi quasi indifferente a qualsiasi impulso istintivo.
La cura che mettiamo nel curarci e il tempo trascorso a renderci quanto più simili alla perfezione sono elementi presenti nella vita di quasi tutte le donne, voi uomini, esentati dall'obbligo sociale di queste cure, pensate di avere più libertà ma è davvero così?
Noi siamo abituate a saperci trattenere, a saper attendere, ad allontanare le cose nocive pur di mantenere la nostra immagine pura, voi uomini no, generalmente siete abituati alla soddisfazione immediata dei vostri piaceri, specialmente quelli sessuali: anche se una donna vi rifiuta il mondo vi mette a disposizione ogni tipo di video o gadget per potervi sfogare.
Date queste premesse e grazie alle mie recenti letture è venuta in me ancora più forte l'esigenza di condividere quello che desidero nella forma più semplice: io voglio un uomo conscio della sua sudditanza nata da esigenze dettate dal desiderio irrefrenabile per la femminilità, un uomo che accetta la sua condizione e decide volontariamente di donarsi completamente alle donne, un uomo che voglia compiacere le donne più di qualunque altra cosa al mondo.


L'uomo è istinto, la donna è emozione e razionalità.
Per cui, cari uomini, prendetevi cura del vostro corpo, spogliatevi e offritevi completamente a noi: state sicuri che non ve ne pentirete!

lunedì 7 gennaio 2019

La prima volta che ho sottomesso un uomo



Al liceo frequentavo una classe dove la maggior parte dei miei compagni erano maschi, considerate un rapporto di 22 ragazzi e solo 5 ragazze; nei primi giorni di scuola tutti i maschi facevano i galletti, si vantavano, cercavano di emergere in quel gruppo così numeroso e sconosciuto di volti nuovi e quasi tutti ostentavano una certa goffa arroganza nei confronti di noi ragazze che, sopraffatte da una sproporzione esagerata nei numeri, tendevamo a restare unite e in disparte.
Le cose cambiarono rapidamente.
Con il passare dei giorni e delle settimane emergeva chiaramente una differenza intellettuale tra noi e loro, tanto che nel giro di poche interrogazioni divenne chiaro a tutti, docenti e non, che in quella classe le 5 ragazze valevano di più dei 22 trogloditi che iniziavano progressivamente a perdere la spavalderia acquisendo un naturale asservimento nei nostri confronti.
All'aumentare del carico dei compiti e dei rimproveri i baldanzosi torelli dei primi giorni si trasformarono in docili agnellini pronti per essere sottomessi dalle professoresse e da noi ragazze!
Fu proprio alla fine del primo quadrimestre che ebbi la mia prima esperienza di dominazione maschile: il ragazzo più bello e sportivo della classe (che chiamerò Claudio) doveva sostenere una complicata interrogazione orale di matematica che prevedeva tutti gli argomenti trattati fino a quel momento, essendo però stato troppo occupato con gli allenamenti di calcio era totalmente nel panico e non sapendo come rimediare si rivolse a me e alla mia compagna di banco per un salvataggio in extremis: volendo io provare una fantasia che mi frullava in testa da qualche settimana mi offrii volontaria e lo invitai a casa mia nel pomeriggio per aiutarlo a studiare.
Claudio non era per niente uno studente brillante, era rumoroso in classe, svogliato nello studio e arrogante con noi ragazze (era convinto che tutte noi sbavassimo per lui) ma non aveva idea di cosa avevo in mente per lui!
Prima del suo arrivo decisi di valorizzare il mio corpo come a scuola non osavo fare, misi dei pantajazz neri per esaltare il mio sedere (molto apprezzato dai miei compagni di classe) e una maglietta a maniche lunghe con uno scollo a v per mettere in mostra il mio seno.
Quando Claudio si presentò a casa mia lo invitai nella mansarda dove i miei genitori non salivano quasi mai e gli proposi subito di metterci a lavoro, fin dal primo istante notai i suoi occhi famelici su di me (il cretino era caduto in pieno nella mia trappola) ma aspettai di restare da soli per avviare il mio piano.
Nonostante io mi sforzassi nei primi momenti di farlo studiare, Claudio continuava a distrarsi, a parlare, a gettare occhiate eloquenti al mio seno e ad alzarsi gironzolando per la stanza. Non riuscendo a farlo stare fermo decisi di attirare la sua attenzione con una proposta ambigua: se avessimo ripassato tutto il programma avremmo giocato un round di obbligo o verità. Claudio rimase colpito dalla proposta ma accettò senza alcuna protesta e per la prima volta riuscimmo a tenere gli occhi sui libri per un bel po'. Finito il rapido ripasso iniziammo a giocare.
Claudio fu il primo a pormi la domanda "obbligo o verità" e io risposi ovviamente "verità". Scocciato dalla piega che stava prendendo il gioco lo stupido si premurò di proporre una modifica al gioco, e cioè che non si poteva scegliere due volte di seguito verità. Io accettai e lo invitai a pormi la domanda.
Claudio arrossì violentemente e senza neanche guardarmi in faccia mi disse: "devi dirmi la verità, voglio sapere se ti tocchi e come lo fai". Io avevo immaginato potesse farmi una domanda del genere e quindi recitai il copione che avevo già stabilito con me stessa, risposi "capita una massimo due volte a settimana... solitamente mentre faccio il bagno in vasca, uso le dita ma non lo faccio spesso". Claudio rimase colpito dal mio modo naturale di rispondere e quando gli chiesi "obbligo o verità" balbettò confusamente "verità".
Sentivo già di averlo in pugno, ma volendolo cogliere di sorpresa nei turni successivi mi limitai a porgli una domanda ingenua anche perché sapevo che di certo mi avrebbe mentito: "hai mai fatto sesso?".
Lui divenne serio e rispose che l'aveva già fatto qualche volta (ovviamente stava dicendo cavolate) e subito dopo guardandomi quasi come un animale affamato mi disse "ora tocca a te fare l'obbligo... devi farlo però! non puoi rifiutarti". Io annuii e lui subito di un fiato disse "voglio che sollevi la maglietta e mi fai vedere il reggiseno".
Anche questa mossa era prevedibile per cui dopo qualche rimostranza da parte mia per non sembrare una facile accettai con riluttanza e sollevai la maglietta. Lui rimase imbambolato a fissarmi il seno e io sentii una strana eccitazione nel vederlo quasi trasfigurato in una bestia con la bava alla bocca.
Dopo avergli concesso qualche secondo di contemplazione fu il momento di giocare la carta che avevo in mente da qualche giorno, con tono molto serio gli dissi "Claudio ora tocca a te l'obbligo! voglio che tu, e lo devi fare, ti spogli completamente nudo e stai di fronte a me 10 secondi senza coprirti!".
Claudio era quasi sotto shock, sgranò gli occhi e mi disse che non era giusto e che si vergognava, io fingendomi compassionevole gli dissi che se voleva poteva spogliarsi in bagno e poi uscire ma che non ero disposta ad aiutarlo con lo studio se non avesse onorato la promessa.
Molto controvoglia Claudio andò verso il bagno e dopo qualche minuto sentì aprire la porta e lo vidi uscire completamente nudo con le mani che coprivano a stento la sua erezione. Mi presi qualche secondo per godere della sua umiliazione e poi aggiunsi "devi stare 10 secondi, ma senza coprirti però!". Il suo volto divenne paonazzo, inspirò profondamente e alzò le mani dietro la testa come un uomo in arresto mostrandomi completamente la sua erezione.
La sensazione che provai fu stupenda. Claudio era completamente nudo di fronte a me, impotente, esposto, totalmente in balia delle mie richieste, era rosso in viso, vedevo il suo petto muscoloso gonfiarsi e sgonfiarsi per gli affannosi respiri dati dall'eccitazione e soprattutto aveva in viso un'espressione umiliata che mi fece quasi tremare le gambe dall'eccitazione.
Mentre ero intenta a guardarlo (soffermandomi lo ammetto sulla bellezza del suo pene, venoso e dritto e abbastanza grande) contando lentamente per godermi in pieno i miei dieci secondi d'un tratto accadde qualcosa che sono certa Claudio ricorderà ancora oggi.
Ero arrivata a contare il settimo secondo quando il mio sguardo venne catturato dal pene di Claudio che iniziava ad ondeggiare su e giù come se percorso da forti scosse, ci mise meno di un secondo e poi dei bianchi fiotti densi uscirono a filamenti dal suo glande andando a sporcare tutto il parquet della mansarda.
Claudio prese ad ansimare come se avesse appena finito uno sprint di corsa ed io a causa di quella inaspettata piega che aveva preso il gioco non riuscii a trattenere delle fragorose risate che acuirono enormemente il suo imbarazzo tanto che il poveretto subito corse in bagno a rivestirsi.
Uscito dal bagno con gli occhi bassi mi pregò e supplicò di non raccontare l'accaduto a nessuno, io dandogli un bacio sulla guancia gli dissi all'orecchio "non preoccuparti pisellino, è un nostro segreto".
Da quel giorno ebbi il mio primo servetto in classe.

Presentazioni

Ciao a tutti e sopratutto a tutte,
io sono Monica e ho 28 anni ed ho aperto questa pagina sul web per poter dare libero sfogo alle mie fantasie più segrete!
Sono un'amante delle cucina, dello sport, dei telefilm ma sopratutto della dominazione dell'uomo.
Quest'ultima mia peculiare passione ricordo di averla percepita in me stessa fin da piccola quando, con piccoli trucchetti, riuscivo a manipolare i miei compagni di classe facendogli fare tutto ciò che desideravo.
Il desiderio di sottomettere gli uomini si è trasformato in vero e proprio hobby una volta cresciuta: alle superiori infatti, con il naturale sviluppo delle mie forme, vedevo sempre più ragazzi anche intelligenti e carini perdere completamente la ragione e il controllo pur di starmi accanto.
Niente mi dà più piacere di un uomo totalmente nudo accanto a me che mi serve!
La consapevolezza del potere che possedevo sugli uomini mi ha via via condotta nei meandri dei miei desideri più oscuri e da questa consapevolezza è nato il mio desiderio di condividere online le mie esperienze, le mie fantasie e i miei desideri!
A tutti gli uomini che desiderano capire cosa prova una donna nel sottomettere, come essere dei bravi servetti e soprattutto come soddisfare le vostre Padrone non posso che dire...inginocchiatevi e leggete, alle amiche che non hanno mai provato una sensazione del genere posso solo dire… provate!